Moderno ed elegante: ecco cos’è lo stile contemporaneo

Alcuni giorni fa abbiamo dedicato un articolo all’arredamento contemporaneo, indicando alcune strategie da seguire per realizzare spazi altamente funzionali e stilisticamente ineccepibili. In questo nuovo approfondimento desideriamo invece concentrarci su cosa sia, esattamente, lo stile contemporaneo e sulle ragioni per cui è considerato così atemporale ed elegante, pratico e raffinato allo stesso tempo.

Quando si parla di questa particolare tipologia di design, è comune fare riferimento alle forme pulite, alle linee essenziali, all’impiego di materiali di nuova concezione e alla predilezione per i colori neutri. Tuttavia, sarebbe estremamente semplificante ridurre un intero stile a poche caratteristiche estetiche, con il rischio di dare vita ad ambienti algidi e poco accoglienti, dai dettagli ridotti al minimo e, in alcuni casi, addirittura impersonali.

Per contro, la premessa essenziale è che qualunque sia lo stile scelto per i propri spazi, il risultato finale dovrebbe sempre essere una sintesi tra i tratti distintivi di quella particolare corrente stilistica e l’unicità data dalla personalizzazione, che a sua volta è intrinsecamente legata alle preferenze personali, alla propria idea di “bello”, alla costruzione di atmosfere suggestive e alla collocazione intelligente degli elementi d’arredo all’interno degli ambienti.

Il primo passo per raggiungere questo obiettivo e realizzare spazi abitativi eccellenti è, ovviamente, comprendere realmente che cosa significhi “stile contemporaneo”.

Cos’è esattamente lo stile contemporaneo?

Quando applicato all’interior design, lo stile contemporaneo ha senza dubbio caratteristiche moderne. Tuttavia, non comporta necessariamente l’impiego esclusivo di elementi d’arredo moderno, quanto piuttosto un insieme poliedrico di pezzi che si ispirano al lifestyle attuale, all’evoluzione degli spazi abitativi, alla praticità d’uso e alla comodità.

Allo stesso tempo, i mobili in stile contemporaneo si distinguono sempre per un appeal estetico per sua natura scevro dalle mode e atemporale, ossia slegato dalla modernità in senso stretto. Ciò che è moderno oggi diventerà obsoleto domani, mentre ciò che è contemporaneo manterrà sempre inalterato il proprio fascino.

Si tratta di una differenza sottile ma sostanziale per chi desidera arredare i propri spazi seguendo questa particolare corrente di design. Per definizione, ciò che è contemporaneo è relativo a quanto sta accadendo in questo particolare momento, ed è quindi per forza di cose fluido, mutevole, in evoluzione, niente affatto incasellato in un concept futuristico o legato alla modernità. Allo stesso tempo, pur rimanendo intrinsecamente versatile, il design contemporaneo ha un’estetica ben distinguibile e capace di enfatizzare concetti come nitidezza, pulizia ed equilibrio.

È anche importante sottolineare che, da un punto di vista storico, lo stile definito “moderno” prende il via già nella prima metà del Novecento, focalizzandosi in particolar modo su linee e forme decise e colori naturali. Si rifà, più nello specifico, alle regole del movimento modernista – che inizia a diffondersi alla fine dell’Ottocento con la scuola tedesca del design Bauhaus e con l’enfasi al design scandinavo (o, più in generale, nordeuropeo), tutto basato sulla semplicità e la funzione. Nell’arredamento delle nostre case, questi stilemi iniziano a essere ben visibili tra il 1900 e il 1950, prima di trasformarsi in post-modernismo tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Quando parliamo di design moderno, siamo quindi di fronte a una corrente che, a dispetto del suo nome, porta con sé una certa storicità intrinseca.

Al contrario, la temporalità dello stile contemporaneo è concentrata sulle tendenze del qui e ora.

Dal punto di vista storico, questo approccio all’arredamento si sovrappone al design post-moderno già a partire dagli anni Settanta. Se, inizialmente, il design contemporaneo era però una sorta di sinergia tra diversi stili, con il tempo diventa ben riconoscibile grazie alla presenza di alcuni elementi chiave presi in prestito sia dal modernismo che dal post-modernismo, ma anche dal futurismo, dal decostruttivismo e dall’art déco.

Ciò che differenzia lo stile contemporaneo da tutti gli altri è, tuttavia, la sua innata fluidità: una costante evoluzione che si muove parallelamente al mutare delle esigenze abitative delle persone. I decenni passano, i trend di design cambiano e, paradossalmente, rimangono sempre contemporanei: ecco quindi che si troviamo di fronte a una corrente che non resta immobile nel tempo, né si lega a un particolare periodo storico, ma che si distingue piuttosto per un’intrinseca e costante rappresentazione di ciò che accade oggi. Nulla è, dopotutto, più dinamico del presente!

Proprio in ragione della sua complessità, lo stile contemporaneo può ovviamente essere confuso con le altre correnti a cui per sua natura si associa. Qualche esempio? Esattamente come lo stile moderno, predilige spazi semplici e ben organizzati, arredati con elementi dalle linee nitide e pulite e con dettagli di artistico minimalismo. Allo stesso modo, desidera conferire agli ambienti un’aura di comfort e relax che invita alla presenza, alla condivisione, alla convivialità e alla (multi)funzione.

E ancora: nessuno di questi due stili opterà mai per arredi eccessivamente decorati, o per pezzi dall’impatto visivo esageratamente pesante. Eppure, diversamente dallo stile moderno – per il quale “less is more” – lo stile contemporaneo potrebbe scegliere, domani, di piegare questa regola ai trend più attuali laddove l’esigenza abitativa mutasse. È quindi questa la caratteristica che più lo definisce: la fluidità.

Altre peculiarità “pratiche” di questo stile includono la predilezione per le gambe a vista nelle poltrone, nei divani e sedie, la predilezione per l’impiego di materiali algidi come il vetro, il metallo e gli specchi – e dunque per le superfici riflettenti, spesso raccontate anche dalle finiture lucide – senza però rinunciare alla presenza del legno, sia nella sua forma grezza che accuratamente lavorato.

A chi è adatto lo stile contemporaneo

Ora che la differenza tra stile contemporaneo e altri approcci al design è chiara, diventa sicuramente più semplice comprendere quale tipo di persona potrebbe optare per ambienti arredati secondo l’evolvere delle tendenze attuali.

Da un lato, gli appassionati di interior design moderno sceglieranno di arredare i loro spazi con elementi che si ispirano al Modernismo, la cui corrente si snoda tra l’inizio del Novecento fino a ridosso degli anni Sessanta, e dunque prediligeranno arredi altamente funzionali, dai colori naturali e caldi, meglio ancora se declinati in uno stile unico.

D’altro canto, gli amanti del design contemporaneo saranno per loro natura al passo con le tendenze dell’arredamento di oggi, con i trend decorativi attuali e con la loro mutevolezza: saranno quindi aperti a modificare e far evolvere i loro ambienti con il trascorrere del tempo. In termini stilistici, questa scuola di pensiero si rivela particolarmente adatta per chi tende ad apprezzare i contrasti decisi, le linee morbide e curve, la forma e l’ornamento oltre alla mera funzione, le molteplici variazioni dello stile.

Comodo, funzionale e di alto valore estetico, lo stile contemporaneo è perfetto per chi sceglie di non fermarsi.

Opera Contemporary: il brand che incarna la duttilità dello stile contemporaneo

Il marchio Opera Contemporary nasce per interpretare appieno le molteplici e costanti evoluzioni del design contemporaneo con elementi d’arredo fluidi, funzionali e mai uguali a sé stessi: pezzi unici per eccellenza progettuale e qualità realizzativa, che creano ambienti scenografici capaci di coniugare bellezza e funzione.

La maestria artigianale degli elementi d’arredo si accompagna a una comprensione profonda delle esigenze abitative di oggi, soddisfacendole ma anche prevedendo e interpretando la loro evoluzione col fine ultimo di realizzare ambienti di massima appeal estetico, in cui l’artigianalità straordinaria del Made in Italy si muove di pari passo a una visione internazionale di tutto ciò che è spazio da abitare.

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